In questi giorni sono ritornata, per partecipare ad un momento di festa, in uno in uno dei luoghi più significativi di Napoli, le Docce di Gianturco, una struttura che offre un supporto concreto a chi vive ai margini della società. È un rifugio fondamentale per chi, per vari motivi, si trova in difficoltà e non ha un luogo dove sentirsi accolto e dignitoso.
In questo importante punto di riferimento non si trovano solo docce calde e bagni, ma anche un piccolo bar e un magazzino dove vengono distribuiti abiti freschi e puliti, grazie alla tradizionale disponibilità dei napoletani, che donano ognuno come può.
Ogni volta che passo di qui, non posso fare a meno di pensare a quanto sia fondamentale questo luogo per chi è costretto a vivere per strada: un punto di luce nella vita di chi ha perso la speranza.
Ciò che mi colpisce profondamente è la sinergia che si crea tra persone di diverse origini, religioni e storie. Qui, a Napoli, le diversità si fondono in un’unione familiare che supera ogni barriera. È un luogo dove ognuno, con il proprio gesto, cerca di dare qualcosa in più a chi ha bisogno di un po’ di conforto e serenità.
Vorrei anche cogliere l’occasione per fare un sentito augurio ai “Giovani per la Pace”, volontari che partecipano allo spirito e alle attività della Comunità di Sant’Egidio. In molte città italiane e del mondo aiutano in modo concreto i poveri e promuovono una cultura dell’amicizia e della solidarietà.
In questo periodo natalizio, la loro presenza è ancora più significativa, perché dimostrano, con il loro impegno e la loro dedizione, che nessuno deve sentirsi solo, soprattutto durante le festività. Un grazie di cuore per tutto ciò che fanno.