Il 14 luglio scorso vi aggiornavo sul grave vuoto normativo in materia di sanità e assistenza ai pazienti con gravi disabilità qui in Campania. Vuoto normativo che sta causando il trasferimento dei pazienti dalle strutture riabilitative specializzate, verso le RSA (Residenze Sanitarie Assistite), che non dispongono delle adeguate professionalità e capacità per seguire tali pazienti e nemmeno di risorse umane quantitativamente sufficienti.
Ad inizio anno, per evitare questo pericolo, le famiglie presentarono una proposta di legge popolare, al fine di colmare questo vuoto normativo, raccogliendo ben 12.000 firme in sostegno.
Il 14 luglio scorso si tenne il Tavolo tecnico istituito lo scorso aprile in sede di audizione, dal Presidente della V Commissione Consiliare Regionale- Sanità e Sicurezza Sociale – in cui erano presenti i consiglieri componenti il Tavolo, il Comitato “diritto alla Cura” – proponente della Proposta – l’Assessore Regionale al Bilancio e i responsabili dei servizi regionali competenti in materia, e per trovare una rapida soluzione al problema. Anche grazie ai miei interventi si stabilì che Giunta e servizi lavorassero in breve tempo, affinché una nuova delibera regionale da approvare tempestivamente, potesse sanare questo vuoto normativo.
Durante quel tavolo tecnico, fu deciso, inoltre, di predisporre una circolare indirizzata a tutti i distretti sanitari per sospendere qualsiasi azione che potesse andare contro il benessere dei pazienti. Purtroppo, al contrario, a partire dal mese di agosto, alcuni Distretti Sanitari, disattendendo quanto deciso in sede di Tavolo Tecnico, hanno proceduto al trasferimento dei pazienti nelle RSA.
Nel corso di questi mesi, la situazione è diventata estremamente critica. Questi pazienti, spesso giovani e con patologie dello spettro autistico in forma grave, vengono trasferiti nelle RSA, vanificando i progressi fatti grazie ad anni di riabilitazione e perdendo la possibilità di essere adeguatamente assistiti. In molti casi, le opportunità di recupero si stanno allontanando, in altri sono compromesse in modo definitivo. Questa situazione non danneggia solo i pazienti, ma coinvolge anche le loro famiglie, costrette ad assistere i loro familiari senza averne specifiche competenze.
Chi mi segue sa che sto affiancando le famiglie di questi pazienti fin dall’inizio di questa battaglia di civiltà, che va ben oltre il diritto alla cura.
Le novità dei prossimi giorni:
Mi è stato assicurato dall’assessore al bilancio, Cinque, che la delibera, in grado di sanare quanto sta accadendo è pronta. Il ritardo accumulato è dovuto ai necessari approfondimenti in materia.
La prossima settimana conosceremo il contenuto e i tempi di approvazione di tale delibera e, di conseguenza, le ulteriori azioni che dovrò intraprendere per fermare questi trasferimenti, che già stanno ledendo sia i pazienti che le loro famiglie.