Sabato 14 settembre, Francesco Pio Maimone avrebbe compiuto 20 anni. Abbiamo voluto festeggiare il suo compleanno anche se la sua vita è stata tragicamente interrotta nel 2023 sul lungomare di Napoli, al culmine di una lite scoppiata tra gruppi di giovani criminali a cui lui era completamente estraneo, non soltanto ha lasciato sgomenti parenti ed amici, ma ha sconvolto anche tanti cittadini che hanno condiviso il dolore della sua famiglia.
Francesco Pio era un ragazzo come tanti, un lavoratore, senza grilli per la testa, con la voglia di vivere che accomuna tutti i diciottenni, eppure la sua vita è stata spezzata per mano di giovani criminali che, sparando tra la folla, hanno ucciso un innocente e che ora meritano una pena esemplare.
Tenere viva la memoria di Francesco Pio Maimone è nostro compito come Istituzioni e come cittadini della nostra amata Napoli, un forte segnale contro la criminalità che attanaglia troppo spesso il nostro territorio, oltre ad avere ovviamente un significato profondo per la famiglia e per chi lo ha conosciuto ed amato.
Ho scritto al Sindaco di Napoli per chiedere di attivare tempestivamente tutte le procedure affinché possa essere affissa una targa, o una pietra d’inciampo, in sua memoria sul luogo dove si è consumata la tragedia che ha sconvolto l’intera città e di cui sembra che molti si siano tristemente dimenticati.
“Una targa per Francesco Pio Maimone” è la stessa richiesta fatta nella lettera aperta di familiari e amici quale monito per tutta la città e in particolare per i giovani”.
Spero pertanto che il Sindaco della città di Napoli, voglia portare avanti questa iniziativa, ancor prima del 15 ottobre, quando è stata annunciata l’intitolazione a Francesco Pio, della Casa della Cultura di Pianura, il suo quartiere, un luogo che ospita da molto tempo una delle più lodevoli attività realizzate dai ragazzi dell’educativa territoriale di Pianura.
Alla cerimonia anche i suoi amici più cari, tra cui Carlo, amico fraterno che ha coraggiosamente testimoniato al processo contro il suo assassino, al contrario di quanto hanno fatto gli altri presenti che hanno testimoniato il falso.
A ricordarlo eravamo in tanti, il deputato Francesco Emilio Borrelli, il Prefetto di Napoli ed altri rappresentanti istituzionali, accanto ai suoi genitori che, con dignità e commozione, hanno onorato la memoria di Francesco Pio, proprio nel punto in cui ha perso la vita, per ricordare il proprio figlio ma anche per tutti i giovani della città, per dire con forza che non si può morire così.