Ieri in presidio, con tantissimi giovani, comitati e cittadini, al tribunale di Napoli, per manifestare contro la sentenza della Corte di Cassazione che, suo malgrado, vede vincitori chi ha inquinato per anni le nostre terre, con la restituzione di oltre 222 milioni di euro sequestrati ai fratelli Pellini.
Ripercorro quanto è avvenuto. Per anni, imprenditori senza scrupoli hanno riversato rifiuti tossici nei nostri territori; grazie alla forza di cittadini e comitati, circa 4 anni fa si è arrivati ad un primo sequestro di oltre 200 milioni, proventi ottenuti da sversamenti illeciti.
Il sequestro vede i fratelli Pellini coinvolti in traffico di rifiuti; per anni hanno avvelenato i nostri territori, dando origine a quella che ormai tristemente è nota come la terra dei fuochi. Interi territori, come Acerra e altri comuni limitrofi, sono tuttora vittime di scarichi illeciti, che hanno per anni devastato le economie e la salute dei cittadini, rendendo le terre incoltivabili.
Ebbene, lo scorso 25 marzo la Corte di Cassazione non ha potuto fare altro che confermare, per decorrenza dei termini, il dissequestro dei beni dei fratelli Pellini, condannati in via definitiva per disastro ambientale. Il Tribunale di Napoli, in ben 4 anni, non sembra aver avuto il tempo per confermare il sequestro.
Ieri eravamo con i cittadini, volontari e tantissimi giovani, per affermare che l’esito di questa sentenza è ingiusta, non solo perché prevede la restituzione di oltre 200 milioni di euro, soldi che potevano essere utilizzati per le bonifiche, per risanare quei territori, ma anche perché quanto è accaduto disattende e rende vana l’attenzione mediatica dei tanti giovani e cittadini che hanno lottato e lottano per i loro territori. Questa vicenda dimostra che se è vero che i cittadini, comitati ambientalisti, hanno fin da subito fatto la loro parte, dall’altra parte lo Stato non ha fatto la sua.
Ed è per questo che ieri la nostra presenza è stata forte.
Con il deputato Francesco Emilio Borrelli in collegamento RAI, con Visone Rosario e altri rappresentanti politici e istituzionali, ho partecipato al presidio dei comitati, dimostrando che le istituzioni non devono lasciare soli quei cittadini, che con coraggio portano avanti una battaglia, esempio di legalità e riscatto contro coloro che ancora oggi inquinano le nostre terre e rovinano il nostro futuro.
Purtroppo in questa vicenda assurda e scandalosa nessun risultato positivo è scontato, nonostante i tanti cittadini che combattono e che dedicano il loro tempo e il loro impegno per una battaglia sacrosanta come questa.
Ma io sono ottimista e proprio per questo oggi ero lì con loro e lo sarò in tutte le sedi, affinché non restino soli, e insieme si possa ristabilire quella giustizia in cui io credo fermamente.