Questa storia è ambientata nei primi anni ’80. Due ragazzi, Luca e Giovanni, hanno quasi venti anni e hanno entrambi appena finito la scuola superiore. I due non si conoscono, ma il destino li unirà per sempre. Luca abita a Pompei; suo padre lavora fino a tardi in un’officina per riparare le auto, mentre sua madre lavora in una stireria, ovviamente senza alcun contratto.
Giovanni invece abita a Ottaviano, a poco più di una decina di chilometri da Pompei. Suo padre lavora come fabbro, mentre sua madre si occupa delle faccende di casa.
Luca, appassionato di storia, è alla continua ricerca di libri sulla sua città da “divorare”, mentre Giovanni, amante delle lingue, trova ogni occasione per migliorare il suo inglese e francese.
Per alcuni mesi, i due giovani frequentano le stesse amicizie e, mentre sono in cerca di lavoro, si imbattono in una delle pizzerie del centro di Pompei, affollata di turisti.
I due iniziano così a lavorare in orari diversi in quella pizzeria, senza mai incontrarsi per molti mesi. Un pomeriggio, per uno strano scherzo del destino, l’assenza di un loro collega fa sì che i due si trovino a fare lo stesso turno.
Dopo i primi momenti di imbarazzo, iniziano a parlare e scoprono di avere molte passioni in comune, tra cui un grande amore per la loro terra e la sua storia millenaria. Passano i mesi e i due decidono di unire le forze e mettere a frutto le loro conoscenze. Luca, con la sua passione per la storia, e Giovanni, con la sua padronanza delle lingue straniere, avevano l’idea perfetta: creare una piccola impresa di turismo a Pompei, uno dei siti archeologici più famosi del mondo.
Mesi di pianificazione e studio, richieste infinite di fondi per l’imprenditoria giovanile, la partecipazione a bandi… nulla. Nonostante la loro idea fosse così innovativa nei primi anni ottanta, non riuscivano mai a ottenere finanziamenti.
Passano i mesi, e sebbene la loro idea e il loro amore si perfezionino sempre di più, non riescono ad ottenere alcun finanziamento che consenta ai due di poter partire. Fino a un pomeriggio, quando ai due arriva l’ammissione a un finanziamento, di uno dei tanti bandi a cui avevano partecipato.
Ed è così che i due iniziano a muovere i primi passi della loro attività, diventando prima guide turistiche autorizzate della regione Campania, poi perfezionando la loro accoglienza turistica. Diventano in breve tempo un punto di riferimento per i primi turisti che iniziavano a scoprire e riscoprire Pompei, che nei primi anni ottanta, sebbene fosse un sito archeologico di prestigio, non aveva ancora quella risonanza mediatica che ha oggi.
Passano gli anni, e quei due ragazzi, dal nulla, iniziano a coinvolgere prima altre guide turistiche, poi decidono di prendere ragazzi dei quartieri più difficili della città, per formarli e renderli autonomi nell’accoglienza turistica.
Crescono i proventi, e i due decidono di acquistare quella pizzeria da cui è partito tutto, investendo i loro primi guadagni per regalare un viaggio ai loro genitori, che mai prima d’ora si erano potuti permettere un viaggio. Poi arriva una casa, sempre per i loro genitori, affinché non dovessero più preoccuparsi dell’affitto.
Da oltre quarant’anni, Luca e Giovanni sono una bellissima coppia. Il loro tempo lo dedicano tra le varie sedi turistiche che ormai hanno attivato in giro per il mondo, ma quando possono, ritornano sempre qui, dove ad accoglierli ci sono i tanti ragazzi del quartiere che grazie a quella loro intuizione, oggi hanno un lavoro: chi nella storica pizzeria, chi è diventato una guida autorizzata, chi ha imparato più di una lingua straniera e si occupa di accoglienza.
Ai tanti Luca e Giovanni e ai tanti ragazzi e ragazze che non si fermano davanti alle difficoltà, ai pregiudizi e alle avversità e che con tenacia superano ogni ostacolo realizzando se stessi ed i propri sogni.