Ho appena salutato Simone, che vive da anni a Milano per lavoro, ma quando può “scende” qui a Napoli, dove è nato. Alcuni anni fa Simone, che è figlio unico, è dovuto andare al nord per lavoro, come tanti dei nostri giovani. Così i suoi genitori sono rimasti soli, entrambi pensionati dopo anni di duro lavoro.
La partenza di Simone ha lasciato un vuoto nella casa dei suoi genitori, ed è così che qualche Natale fa proprio lui mi contattò: era alla ricerca di un cane di piccola taglia da regalare ai suoi.
Ricordo i pomeriggi trascorsi nei vari rifugi e canili, chiamando amici volontari che si prendono cura dei tanti cani trovati in strada oppure sottratti al maltrattamento o all’ incuria dei loro “proprietari”, alla ricerca di un cane docile, di piccola taglia, che fosse compatibile con i suoi genitori che avevano trascorso la loro vita senza mai vivere con un animale domestico.
Fu così che conoscemmo Lux, di cinque anni, di piccola taglia, salvato da uno dei tanti volontari che si prendono cura dei cani trovati in strada oppure sottratti al maltrattamento o all’ incuria dei loro “proprietari”.
Qualche mese prima era stato strappato ad una morte certa, dopo averlo trovato legato con una catena in un garage abbandonato.
Quel Natale fu particolare. Carlo e Lucia, i genitori di Simone, erano preoccupati, come accade a tanti: “Non sappiamo nulla di cani, Simone” disse Lucia, mentre Carlo annuiva. “E se non fossimo in grado di prendercene cura?”
Poi Simone partì per Milano. Ricordo che i primi giorni furono pieni di incertezze per Carlo e Lucia,chiamavano il figlio di continuo, ma la scelta fu quanto mai giusta. Lux, seppur vivace e curioso, sembrava aver capito l’inesperienza dei suoi due nuovi padroni, e così, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, quegli occhi vispi e quell’atteggiamento tranquillo e rispettoso di Lux conquistarono rapidamente Lucia e Carlo. Ben presto, Lux divenne parte integrante della loro routine quotidiana. Anzi il fulcro delle loro giornate. Lucia riprese nuovamente le sue passeggiate mattutine grazie a Lux, approfittando di fare la spesa nel vicino mercato, mentre il marito Carlo ritornò ad armeggiare con il fai-da-te, costruendo per Lux cucce estive e invernali e portandolo al parco, spesso correndo con lui per alcuni metri.
Con il passare dei mesi, l’affetto per Lux crebbe esponenzialmente. Il cane non solo riempiva le loro giornate di allegria, ma sembrava anche ringiovanirli. Lucia e Carlo, spronati dall’energia e dall’amore incondizionato di Lux, iniziarono a parlare di viaggi che avevano sempre rimandato.
Fu così che, all’età di quasi ottant’anni, decisero di partire per il loro primo viaggio insieme a Lux. Dalla costiera amalfitana alla campagna toscana, dai canali di Venezia ai paesaggi mozzafiato delle Dolomiti, Lux per anni è stato il loro compagno di mille avventure, diventando una presenza costante e preziosa.
Gli anni passarono, ma la voglia di esplorare il mondo non diminuì mai. Ogni nuovo luogo visitato rappresentava un nuovo ricordo da condividere con il loro adorato cane.
Di tempo ne è passato e oggi non ci sono più né Lux né Lucia e Carlo, ma ciò che per sempre ricorderò è quella forza immensa che Lux ha regalato a quelle due splendide persone.
Lux non è stato, come direbbe qualcuno “solo un cane”, era stato il legame che aveva unito ancora di più la loro vita, regalandogli avventure e amore.
Oggi, quando vedo cani viaggiare con le famiglie in ogni parte del mondo, penso a quanto forte possa essere il loro messaggio d’amore, con il semplice scodinzolare, il cercare con la loro testolina le nostre carezze, il loro sguardo fiducioso ed affettuoso, gesti che molte persone, proprio in questo periodo dell’anno, non hanno alcuna sensibilità di comprendere, riuscendo a compiere atti inaccettabili come abbandonarli, mostrando così la parte peggiore di noi “umani”.