Il TAR interviene con un nuovo decreto, con il quale respinge la richiesta di revoca presentata dalla Regione Campania in merito alla sospensione della preapertura della caccia.
Si tratta dell’ennesimo atto che dimostra quanto fosse corretto e indispensabile approfondire le questioni legate alla tutela faunistica e ambientale, invece di procedere con una forzatura mirata esclusivamente ad assecondare le richieste dei cacciatori per un’apertura anticipata della stagione venatoria.
Con questo nuovo decreto, il TAR regionale non solo respinge la richiesta di revoca della sospensione della caccia al colombaccio, ma conferma anche la sospensione delle modifiche al calendario venatorio nella parte in cui consentiva la caccia nelle cosiddette aree “Natura 2000”, adiacenti alle aree naturali protette regionali.
La caccia è un’attività ludico-sportiva e, pertanto, non può prevalere sull’interesse della protezione della fauna selvatica, principio ulteriormente rafforzato dalla riforma costituzionale del 2022.