I DNA (disturbi della nutrizione e dell’alimentazione) sono patologie complesse caratterizzate da un disfunzionale comportamento alimentare, un’eccessiva preoccupazione per il peso con alterata percezione dell’immagine corporea. Spesso sono correlati a bassi livelli di autostima” (Ministero della Salute).
In audizione al consiglio regionale, con associazioni, esperti del settore e medici, affinché la Campania possa fare un passo avanti significativo nella lotta contro i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
Stiamo per approvare una nuova legge con l’obiettivo di affrontare questa grave patologia in modo più completo e efficace di quanto finora sia stato fatto, una legge pionieristica che tenga conto di tutte le istanze e le osservazioni di pazienti, familiari ed esperti.
I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono la conseguenza di un disturbo “nervoso” che genera un disturbo alimentare complesso e multifattoriale, che va ben oltre la semplice restrizione alimentare. È una condizione che coinvolge aspetti psicologici, emotivi e fisici, e pertanto richiede un approccio terapeutico complesso.
Con questa nuova legge si vuole garantire a chi ne soffre un accesso più facile e tempestivo a trattamenti psicologici di primo livello.
Ma perché l’aiuto psicologico è così cruciale nella lotta contro i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione?
Innanzitutto un intervento psicologico può aiutare a identificare e affrontare le cause sottese al disturbo, come bassa autostima, problemi di immagine corporea e stress emotivo, ma soprattutto abusi subiti, sia fisici che psicologici, spesso alla base dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Proprio gli abusi subiti in età giovanile e adolescenziale, sopiti e mai affrontati, possono poi esplodere nel rifiuto di se stessi.
Attraverso la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia familiare e altre forme di sostegno psicologico, i pazienti possono imparare a gestire i pensieri e i comportamenti disfunzionali che alimentano i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
In secondo luogo, la cura psicologica è essenziale per il recupero a lungo termine. I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono una malattia cronica che richiede un impegno costante per la guarigione. Un supporto psicologico continuo può aiutare i pazienti a mantenere i progressi raggiunti, a prevenire ricadute e a costruire uno stile di vita sano e equilibrato.
Credo profondamente che un rafforzamento delle campagne informative, anche nelle scuole, sia fondamentale. Troppo spesso, soprattutto nella fase iniziale, si ignora di soffrirne, abituandosi a comportamenti che poi portano a disturbi della nutrizione e dell’alimentazione cronici. Ed è per questo che è necessario aumentare la consapevolezza.
Un’ultima cosa…ritengo davvero inconcepibile da parte delle persone che non conoscono la malattia, trattare il tema con superficialità e sminuire questa patologia. È inaccettabile scherzare sulla presunta anoressia di una ragazza magra, come se si scherzasse su una patologia oncologica. Si, perché, per chi non lo sapesse, questi disturbi non di rado possono causare addirittura la morte di chi ne è colpito.