Ieri si è tenuta la seduta dell’VIII Commissione, avente ad oggetto l’approvazione dei Piani Faunistico-Venatori delle Provincie di Napoli, Benevento, Caserta, Avellino e Salerno, indispensabile per la successiva approvazione del calendario venatorio.
In breve, con l’approvazione dei piani, la Regione può ufficialmente dare inizio alla stagione di caccia in Campania.
Mi sono opposta, chiedendo il rinvio per un’analisi più attenta dei piani, che riguardano molto altro e che non dovrebbero essere solo funzionali all’avvio della stagione di caccia.
In commissione sono stata l’unica, insieme ad un solo consigliere di opposizione, ad aver chiesto un rinvio, non approvato, e ad avere espresso votato contrario, anche in rispetto alle numerose associazioni ambientaliste che avevano fatto osservazioni e che avevano chiesto di essere ricevute ed ascoltate. Ma non solo, alcuni piani provinciali sono stati presentati solo alcuni giorni fa. Dubito che tutti i presenti nella commissione abbiano avuto il tempo necessario di leggerli e comprenderli nel dettaglio, per poi approvarli con convinzione, come invece è avvenuto.
La pianificazione faunistico-venatoria richiede approfondimento e analisi precise, proprio in un periodo in cui stiamo assistendo ad irresponsabili interazioni con l’ambiente ed il mondo animale in particolare (basti pensare alla diffusione di pericolosi virus ed all’origine del covid stesso). È necessario evitare di assumere decisioni scellerate, come in Trentino, o casi come quello recente in Abruzzo, con l’uccisione dell’orsa Amarena, che ha arrecato un danno enorme all’ambiente.
Era possibile rinviare di qualche giorno? Sì, certo, considerando anche che si sta vivendo un terribile momento è che stiamo assistendo a terribili accadimenti. La nostra priorità è sicuramente quella di dare un forte segnale alla cittadinanza in termini di servizi essenziali. La caccia non mi sembra ne faccia parte. Sono altri gli impegni che sento di dover assumere a tutela dei cittadini.
La mia richiesta di rinvio della commissione, anche in qualità di vicepresidente, è stata presentata affinché i suoi membri avessero la possibilità di svolgere il ruolo fondamentale di indirizzo politico. Un atto di responsabilità di tutti i presenti, per portare avanti un lavoro accurato nel rispetto della normativa nazionale e delle procedure regionali di approvazione dei piani, invece la loro approvazione ha finito col rappresentare solo la premessa dell’avvio dell’attività di caccia.
Ritengo che il ruolo delle commissioni, e quindi dei consiglieri che ne fanno parte, non possa essere di mera ratifica, al contrario dovrebbe essere l’occasione per fornire indirizzi politici, fare proposte, apportare le opportune modifiche alle leggi ed attuare funzioni di monitoraggio e controllo. Sempre in un’ottica di bene collettivo e non nell’interesse di pochi.
Quello che è emerso è che, la caccia al cinghiale o alla tortora per alcuni è una delle priorità nella nostra Regione.
Non mi fermerò di certo nel mio impegno consapevole e responsabile e sono certa che chi ha fortemente voluto, con tanta solerzia e dedizione, che la stagione di caccia iniziasse, sarà con altrettanta puntualità e abnegazione presente e attento anche sui temi fondamentali come quelli riguardanti il welfare, la salute dei cittadini, l’ambiente, il lavoro ed altri ancora.