Chi mi segue anche in TV sa che due settimane fa ho ospitato nel mio spazio televisivo su Televomero Giovanna e Daniele, nuovamente genitori dal 28 giugno scorso, protagonisti di un parto davvero incredibile: ben 4 gemellini.
Perché voglio riparlarne proprio in questi giorni?
Per più motivi. Il primo è che sono stufa di sentire ogni giorno notizie di atti violenti verso il nostro personale sanitario, professionisti che, tra mille difficoltà, in una sanità campana che riceve meno fondi rispetto ad altre regioni e con un passato da recuperare, affrontano liste d’attesa lunghissime a causa della mancanza di oltre 20.000 infermieri. È giusto dare merito e lustro a chi ha reso possibile questo e tantissimi altri eventi straordinari.
Chi usa violenza contro chi, ogni giorno, tra mille difficoltà cerca di salvarci la vita, non merita alcuna giustificazione. Sono atti criminali e come tali devono essere trattati.
La nostra sanità, quella campana, ha dimostrato come sia in grado di gestire casi complessi e unici, accompagnando con successo una gravidanza fortemente a rischio.
Il parto quadrigemellare è già di per sé un evento eccezionale: in Europa si verifica una volta ogni 600 mila nascite. I due genitori sono la super-mamma Giovanna, di 30 anni, e il super-papà Daniele, 32enne, di Maddaloni.
Ricordo bene le parole del dottor Fabrizio Paolillo Diodati, medico chirurgo specializzato in ostetricia, ginecologia e infertilità di coppia, in servizio presso l’Ospedale del Mare, che, durante il mio consueto spazio del martedì sera su Televomero, dedicato per l’occasione a questo tema, ha spiegato quanto sia difficile gestire un parto quadrigemellare. Spesso la soluzione proposta è quella di sacrificare uno o due gemelli per dare maggiori possibilità di sopravvivenza agli altri. Nel caso di Giovanna e Daniele non c’è stata indecisione: dopo aver sentito il battito di quattro cuoricini si doveva andare avanti tutti insieme, affidandosi al proprio medico ed al personale sanitario.
Non è facile gestire queste gravidanze perché i rischi sono tanti e molto alti. C’è anche la possibilità che i bambini nascano con gravi problemi, che la prematurità può comportare.
Fortunatamente, si è arrivati a un’epoca gestazionale compatibile con una buona qualità di vita. Questo evento dimostra quanto le nostre strutture, come il reparto di terapia intensiva neonatale del Policlinico Federico II, siano una vera eccellenza.
Oggi, anche grazie ai nostri professionisti e alla nostra sanità campana, possiamo dare il benvenuto a tre maschietti e una femminuccia: Francesco, Diego, Manuel e Martina, tutti in salute e con un peso tra 1,6 e 1,7 kg.
Un altro motivo per cui questa storia va raccontata è per sfatare il mito che la nascita dei bambini giustifica il vile atto di abbandonare i propri animali domestici. Giovanna e Daniele avevano già un figlio di 8 anni e anche un cagnolino. L’arrivo dei quattro nuovi piccoli da accudire non ha mai messo in discussione la permanenza a casa del loro cagnolino, parte integrante della famiglia. Nemmeno per un attimo i due super genitori hanno pensato di “dar via” il loro cagnolino cercando “soluzioni alternative”. Questo dimostra che chi abbandona o rinuncia alla proprietà del proprio cane non lo fa per necessità, ma per mancanza di umanità, empatia, cultura e rispetto.
Insomma, questa è una storia eccezionale per la sua rarità, ma anche perché racchiude il senso della famiglia e dell’amore. In essa c’è l’insegnamento al figlio più grande (e non solo a lui) dei valori più importanti e profondi.
Ci sono dedizione, sentimento vero, determinazione e coraggio nel portare avanti una gravidanza piena di rischi, ma anche il coraggio e la fiducia nell’affrontare il futuro accogliendo le innegabili difficoltà e le complessità di un cambiamento di vita così radicale.
A questo si aggiunge la presenza fondamentale di un medico che ha saputo guidarli e stargli accanto fino alla fine, con umanità e competenza.
Link alla puntata numero di Campania Solidale: https://www.facebook.com/robertagaetaofficial/videos/830023025959128