In questi giorni sto girando molto tra le infinite colonie feline che vengono tenute in ordine e curate dai tantissimi volontari e volontarie della nostra regione. Un vero atto di generosità ed amore. E mi torna in mente una storia vissuta in prima persona.
Alcuni anni fa, in provincia di Napoli, esisteva una colonia felina in un vecchio cortile pieno di piante selvatiche e macerie, un luogo “perfetto” per una piccola comunità di gatti. Tra i tanti gatti che abitavano in questo luogo c’erano Lucia e Martino, due fratelli inseparabili. Fin dal giorno della loro nascita avevano condiviso tutto: i giochi, le corse al tramonto, le carezze dei volontari che li avevano sterilizzati e i lunghi pomeriggi di sole accoccolati l’uno accanto all’altro. Il loro mondo sembrava eterno, immutabile.
Passarono diversi anni, e come spesso accade quando i proprietari decidono di sistemare beni abbandonati, all’improvviso arrivarono le ruspe. In pochi mesi, quel luogo fu raso al suolo per fare spazio all’ennesimo centro commerciale.
Fu così che la colonia si disperse. Alcuni gatti trovarono rifugio altrove, altri furono adottati. Lucia e Martino furono separati, accolti da due anziani del quartiere.
Lucia fu adottata da nonna Rosa, una signora gentile che abitava in una piccola casa con un giardino, a pochi passi dal centro commerciale. Martino, invece, fu accolto da zio Carlo, un vecchio marinaio che viveva a qualche centinaio di metri di distanza. Né Rosa né Carlo si conoscevano, e nessuno dei due sapeva che i gatti che avevano accolto fossero fratelli.
Passarono i mesi, poi gli anni. Un giorno, per un caso straordinario, Lucia decise di avventurarsi fuori dal giardino di Rosa, proprio mentre Martino, curioso come sempre, esplorava i vicoli vicino alla sua nuova casa. Si incontrarono per caso, vicino a un vecchio cestino accanto al muro del centro commerciale. Si guardarono, esitanti. Ma bastò un istante: il riconoscimento fu immediato. Gli occhi di Lucia si illuminarono, e Martino rispose con un lieve miagolio. Erano di nuovo insieme.
Da quel giorno, ogni notte, dopo aver mangiato dai loro compagni umani e fatto le fusa per guadagnarsi le loro coccole e attenzioni, i due fratelli si incontravano sotto le stelle, sempre lì, accanto a quel muro che un tempo era la loro casa.
Quando penso a questa storia, rifletto su quanto possa essere forte il legame tra due fratelli, tra due amici, anche nel mondo animale. Gli animali sanno mostrarci quanto sia potente l’affetto e quanto noi esseri umani abbiamo da imparare da loro.
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