Qualche giorno fa mentre visitavo un canile, uno dei tanti della nostra Regione, ho conosciuto “Tello,” un nome strano per un cane, ma che deriva da “Trovatello,” il nome che un anziano ingegnere gli aveva affibbiato qualche anno fa.
La storia di Tello è davvero incredibile e voglio raccontarla a tutti voi.
Nato in una delle strette traverse di Boscoreale, ha vissuto per lunghi anni tra le cure di un fabbro e quelle di un fioraio che si occupavano di lui.
Per molti anni, Tello è diventato famoso in quei vicoli, sempre pronto ad aiutare gli anziani, ad attraversare le strade o fermare chi correva troppo velocemente in moto.
Qualche anno fa, a causa di una grave patologia, un anziano ingegnere costretto su una sedia a rotelle, si trasferì al piano terra di un edificio a pochi passi da dove Tello dimorava abitualmente, perché l’ingegnere aveva bisogno di un’abitazione che gli consentisse di uscire e muoversi in autonomia.
Fin dal primo giorno, si creò un legame strettissimo tra l’anziano ingegnere e Tello, un’amicizia indissolubile, nata per caso, in modo inaspettato, ma forte al punto che i due si muovevano in perfetta simbiosi.
Di mattina presto, Tello aspettava l’ingegnere fuori casa, pronto a fargli compagnia nella passeggiata giornaliera. Sempre Tello era lì pronto ad accompagnarlo il pomeriggio al vicino centro anziani, rimanendo al suo fianco fino a sera, quando l’anziano rientrava a casa.
Una sera, si racconta, proprio mentre l’anziano faceva ritorno a casa accompagnato da Tello, si scatenò un’improvvisa tempesta di pioggia. Furono in molti a catturare quella scena: con difficoltà, l’ingegnere spingeva la sua carrozzina con una mano e teneva l’ombrello con l’altra, cercando di proteggere dalla pioggia quel suo amico speciale che, a sua volta, non lo avrebbe lasciato da solo per nulla al mondo, standogli sempre al fianco fino a casa.
Da qualche mese, l’ingegnere ci ha lasciato. Chi vive in quella stradina ha visto Tello lì, fermo davanti alla porta, in attesa del suo anziano amico, fino a pochi giorni fa, quando a causa di una grave patologia, Tello è stato portato in uno dei rifugi per essere curato al meglio, proprio dove l’ho incontrato io.
È una storia bellissima, che mi ha ricordato quella del cane Hachiko, narrata in un libro e poi in un film che ho amato alla follia.
Ma anche come tante altre che ho sentito, così piene d’amore e così toccanti che talvolta mi chiedo come sia possibile che vi siano ancora tanti episodi di violenza sui nostri amici a quattro zampe, che al contrario ci donano amore sempre in modo incondizionato e ci dedicano tutto il tempo che la vita concede loro.
_______
Storie Campane di cuore e passione n 2: L’anziano ingegnere e “Trovatello”.
Storie straordinarie ascoltando persone nella nostra regione