Napoli ha mille vicoli e vicoletti. Anche se tra mille impegni corro sempre da una parte all’altra della città, non posso sottrarmi al piacere di passeggiare in silenzio nel cuore del centro storico di Napoli, perdendomi tra i mille vicoli che questa città offre.
In particolare, quando si avvicina il Natale, mi piace percorrere i Vicoletto i più stretti, quelli che il turismo ha risparmiato, quelli ancora autentici, che per fortuna a Napoli sono ancora tanti.
Proprio verso Santa Chiara c’è un vicolo stretto e poco conosciuto: Vico San Geronimo.
Schiacciato tra altrettante stradine strette, è rimasto ancora oggi così com’era un tempo, senza trasformarsi, resistendo al progresso ed ai cambiamenti.
Ecco, proprio qui, si racconta che, fino a qualche decennio fa, all’imbocco del vicolo fosse appesa una vecchia lanterna di ferro battuto, consumata dal tempo. Per anni, quella lanterna, con la sua luce fioca, ha illuminato le tanti notti di chi transitava da qui. Per anni, il signor Mario – così pare si chiamasse – detto il lampionaio, si è occupato di accenderla.
Un antico mestiere, quello del lampionaio, andato in disuso con l’introduzione delle lampade a gas nel XIX secolo. Si trattava di coloro che accendevano le lampade a olio per l’illuminazione pubblica. Il lavoro del lampionaio era essenziale nelle città, specialmente nei vicoli più bui, e non si limitava solo ad accendere i lampioni: spesso si occupava anche della manutenzione, del riempimento delle lampade con olio e della pulizia dei vetri per garantire una luce chiara.
Un vero maestro del suo mestiere, il signor Mario sembra aver portato avanti questo duro lavoro per anni, occupandosi di quasi tutte le lampade a olio presenti nella zona. Aveva anche una sua usanza particolare: nei giorni di Natale adornava alcune lanterne con strani oggetti colorati, raccolti spesso tra i rifiuti, vecchi addobbi natalizi di qualche nobile e altri oggetti recuperati qua e là.
E così, per anni, per la gioia di tanti bambini che non avevano mai avuto la possibilità di avere addobbi natalizi nelle proprie case, trasformava questi vicoletti in veri e propri percorsi di luci di Natale. Un vero precursore di ciò che avviene oggi in molte città.
La sua tradizione non si è mai fermata. Sembra che oggi, di padre in figlio, questa usanza venga ancora tramandata. Ed è così che in questi vicoletti, come in tanti altri, c’è ancora chi li addobba a festa. Non certo per se stesso, ma per renderli gioiosi per chi, avendo poco o nulla, non può permettersi neanche un piccolo albero di Natale.
Ed è per questo che, anche se oggi la lanterna non c’è più, chi abita ancora lì, nelle notti più buie e fredde del nostro Natale, illumina questi vicoli con gioia e luce.
Quella piccola luce rende questa città ancora più particolare, trasformando l’imperfetto in perfetto, come solo Napoli sa fare.
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