In Campania, il lavoro dei pediatri è estremamente impegnativo: ogni professionista segue in media 120 bambini, contro i 100 della media italiana, e il tasso di obesità infantile è tra i più elevati del Paese. Questi dati, insieme a molti altri fattori, rendono ancora più urgente promuovere una cultura dello sport e degli stili di vita sani fin dall’infanzia.
Ho potuto ascoltare esigenze, soluzioni e proposte al I Congresso di Pedianapoli, un evento che ha riunito pediatri accomunati dalla passione per la professione e lo sport. È stato un incontro in cui scienza e attività fisica si sono fuse, promuovendo un approccio completo al benessere in senso più ampio rispetto a quello solo sanitario.
Durante l’evento, ho voluto sottolineare la centralità del ruolo del pediatra, l’importanza della nutrizione e la necessità di semplificare l’accesso allo sport, soprattutto per i più piccoli, incentivando nelle scuole attività che ricordino come salute fisica e psicologica rappresentino un tutt’uno con l’ambiente in cui si vive. Infatti il futuro e la salute nostra e, soprattutto, dei nostri ragazzi è strettamente connessa a quella che oggi viene definita ecosostenibilità.
L’umanità sta mettendo a rischio la natura e l’ambiente tutto, attaccando l’ecosistema, ma ha anche gli strumenti per preservarlo. L’obiettivo quindi deve essere la sostenibilità, l’equilibrio cioè tra esigenze del genere umano ed ecosistemi, anche attraverso corretti stili di vita.