Torno spesso a trovare Carmela Manco, fermandomi da lei per il pranzo domenicale con la mia famiglia. Carmela ha sempre mille storie da raccontare, è una donna eccezionale, una vera napoletana, il nostro orgoglio.
A San Giovanni a Teduccio, il suo quartiere, gestisce con altri volontari l’associazione Figli in Famiglia, che da decenni sostiene famiglie e minori in difficoltà. Grazie alle sue attività, concretizza l’inclusione sociale di cui tanto si parla, ma che pochi riescono davvero a realizzare.
Qualche anno fa, il Presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo straordinario impegno sociale.
Carmela organizza pranzi domenicali dove ci si siede tutti insieme, come in una grande famiglia, attorno a una tavolata. Si pranza secondo la tradizione napoletana, con giovani volontari che si alternano tra la sala e la cucina.
Questi momenti sono occasioni per ritrovarsi e promuovere progetti che rafforzano i legami familiari e aiutano a superare le difficoltà.
Sono migliaia i giovani del quartiere che Carmela ha salvato con la sua associazione. Tra le tante storie, c’è quella dei fratelli Sgambato: Arturo, Assunta e Luigi, abbandonati dalla madre in giovane età.
I tre vennero affidati a Carmela. Arturo, il più grande, aveva ripetuto più volte le medie, Assunta aveva frequentato poco e male la prima media, mentre Luigi, il più promettente, non aveva mai potuto frequentare la scuola.
Con gli anni e grazie alla perseveranza di Carmela, la loro vita è cambiata. Oggi Arturo è laureato e ha completato la specializzazione in chirurgia. Assunta frequenta l’università e sogna di diventare una sociologa per aiutare chi, come lei, ha avuto una seconda possibilità. Luigi, infine, è prossimo alla laurea in architettura e ha il sogno di creare nuovi spazi per l’associazione.
Pranzare da Carmela non è solo un modo per condividere momenti felici e contribuire economicamente all’associazione, ma soprattutto per comprendere quanto questa città possa offrire a chi ha avuto poco dalla vita.
Grazie, Carmela, sei il nostro orgoglio, come donna e come napoletana.