Come diceva il grande Troisi: “Scusate il ritardo!”
Ma non è un caso che il Napoli vinca il suo terzo scudetto 33 anni dopo.
Infatti, la conquista del Napoli del suo terzo scudetto non è solo un trionfo sportivo. Per troppi anni Napoli, come molte altre città del sud Italia, è stata considerata una realtà marginale, difficoltosa, offuscata dai suoi problemi. Ma in questi mesi abbiamo dimostrato di essere un popolo creativo e pieno di risorse. Abbiamo attirato migliaia di turisti grazie alla nostra inventiva, alla nostra capacità di coinvolgere chiunque, grazie alla nostra fortissima identità culturale, attirando per settimane la stampa e le Tv di tutto il mondo.
Ma non possiamo considerarlo un punto d’arrivo e non dobbiamo fermarci qui. Dobbiamo anzi impegnarci ancor di più per colmare quel divario nord-sud che si protrae da troppi anni non solo nel calcio, ma anche nel welfare, nelle scuole, negli investimenti e nel turismo.
Abbiamo dimostrato che la cultura può essere una fonte di reddito, in grado di generare economie importanti, ma dobbiamo fare di più per migliorare i servizi pubblici e le risorse in vari comparti, come l’accoglienza turistica, l’agroalimentare e l’artigianato. E dobbiamo farlo con la stessa passione e amore che abbiamo dimostrato in questi giorni di festa, non solo vestendo le nostre strade con colori e simboli del Napoli, ma anche rispettando il decoro, la storia e i beni monumentali delle nostre magnifiche città della Campania.
In questi mesi abbiamo notato quanto la Città abbia reagito bene, sfruttando ancora una volta la sua geniale originalità e la sua capacità di coinvolgere chiunque e attirando in questi mesi migliaia di turisti che hanno portato economie fino a qualche tempo fa impensabili, creando le basi affinché i giovani di questa Regione non siano più costretti ad emigrare.
Purtroppo, come spesso accade, ovunque nel mondo, in tutte le grandi manifestazioni, in questi momenti di grande gioia, accadono incidenti. In queste ore alcune notizie di stampa parlano di incidenti e feriti gravi durante i festeggiamenti, come quelli avvenuti ieri sera a Ponticelli, dove si sono registrati un morto e tre feriti gravi: eventi criminosi che, come prontamente precisato dal Prefetto di Napoli, nulla hanno a che vedere con i festeggiamenti dello scudetto.
Sono circostanze che non vanno associate in alcun modo alla grande festa, ma che indicano la presenza di sacche di criminalità già note alle forze dell’ordine e che vanno affrontate al più presto. Mi auguro quindi che non si utilizzino questi tristi accadimenti per offuscare quanto di bello è stato creato in questi mesi sui campi di calcio e in città.
Che sia dunque un nuovo inizio, che veda protagoniste sempre di più squadre della nostra Regione, in una costruttiva competizione sportiva e sociale. Perché la vera forza è restare uniti, condividere le ricchezze architettoniche, museali, paesaggistiche, così diffuse e uniche al mondo, tali da rendere la nostra Regione, ogni anno tra le mete maggiormente scelte dai turisti, generando così quelle economie che si traducono in lavoro, opportunità di crescita, internalizzazione e quindi sviluppo sociale.
Ecco, mi auguro che questo successo del Napoli, sia il primo di una lunga serie di successi che vedano protagoniste tutte le realtà territoriali della nostra spettacolare Regione.