Stamattina, insieme ad una delegazione dei Radicali italiani, ho compiuto una visita nel carcere di Poggioreale. Ritenevo doveroso osservare di persona le criticità di una situazione che viene sottaciuta dal dibattito politico, ma che interessa migliaia di persone.
Come Assessore alle Politiche Sociali considero un dovere istituzionale occuparmi dei diritti dei cittadini privi di libertà, delle loro famiglie e dei lavoratori che ogni giorno sono costretti a condividere la coesistenza in una struttura non propriamente adatta. Dalla mia visita, ho potuto riscontrare non solo condizioni strutturali complicate, ma anche il sovraffollamento della casa circondariale. Inoltre, mi preoccupa moltissimo la mancanza di una prospettiva dell’attuale sistema giudiziario, che non investe nel recupero e in programmi alternativi alla detenzione. Sono sempre più convinta che per superare questa situazione di emergenza si debba recuperare terreno circa la programmazione, facendo perno sull’esperienza più avanzata di altri paesi dell’Unione Europea, che posano il proprio sistema giudiziario sull’individuazione di misure alternative alla detenzione, sulla cooperazione e sull’inserimento in percorsi di formazione laboratoriale ed inserimento lavorativo.
Intendo proseguire la mia attività di amministratrice in questo solco, convinta come sono che i lavori del Tavolo di confronto che ho attivato su questo tema possa produrre idee e soluzioni concrete, che sono la bandiera di questa Amministrazione.