Non potevo mancare all’inaugurazione della “Lavanderia di Papa Francesco”, che da qualche giorno è una realtà anche qui a Napoli, dopo Roma, Milano, Genova e Torino.
Un’iniziativa che sento particolarmente vicina. Se penso che già nel 2013, da Assessore al Welfare del Comune di Napoli, a pochi mesi dal mio insediamento, presentai una variante sull’utilizzo di alcune aree di Palazzo Fuga (Albergo dei poveri) al fine di ripristinare, dopo secoli, spazi adeguati per la cura e la salute dei senza fissa dimora, riproponendo quella destinazione di estrema civiltà che caratterizzava la città di Napoli già ai tempi dei Borboni, esempio unico a quell’epoca.
Il Comune realizzò i lavori del progetto «Restituire la dignità» in collaborazione con il Rotary Club Napoli Nord Est in circa sei mesi.
Ed è così che dal 2018, ininterrottamente, quelle docce ancora oggi, rappresentano un presidio di civiltà restituito alla città, un luogo di accoglienza e cura per persone in condizioni difficili e complicate. È una cosa di cui sono orgogliosa, perché per me la dignità delle persone va perseguita sempre, a qualunque costo. Soprattutto dal 2020 il COVID ha cambiato la vita di tutti noi, proprio quel centro ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per i senza fissa dimora.
La Lavanderia di Papa Francesco, inaugurata venerdì 12 gennaio a Napoli dal cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico di Papa Francesco, è allestita presso la Casa dell’Amicizia, accanto alla Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo al civico 118 di via San Biagio dei Librai. È dotata di lavatrici e asciugatrici e sarà costantemente rifornita di detergenti per il bucato, oltre a prodotti per la pulizia dei locali e per l’igiene personale destinati ai locali docce.
Le modalità di fruizione sono in linea con quanto già fatto per le docce di Via Tanucci, sono accessibili gratuitamente alle persone indigenti, in particolare a quelle senza fissa dimora, che in questi locali potranno lavare e asciugare i propri indumenti e, grazie al servizio docce, provvedere anche alla pulizia personale.
Con questo progetto si intende diffondere il concetto di amicizia e solidarietà soprattutto per le persone meno fortunate, e coinvolgerà volontari che potranno prestare la propria opera per l’accoglienza ma anche da un punto di vista medico, legale e tanto altro. Ognuno di noi, con un piccolo gesto, può donare davvero tanto a chi ha perso tutto nella vita.
Un’iniziativa che arriva in un momento particolare dell’anno, se penso ai 12 senza fissa dimora morti in Italia in questo inizio d’inverno, di cui due a Napoli. Spero che questa iniziativa spinga le istituzioni preposte a programmare azioni adeguate per tempo, senza aspettare che le condizioni meteorologhe possano determinare emergenze, affinché sia possibile aiutare chi ne ha realmente bisogno.
È stato emozionante ricevere dalle mani del cardinale Konrad Krajewski il rosario che il Papa ha voluto donarci: le parole di incoraggiamento che mi ha rivolto per la mia azione istituzionale da consigliera regionale, sono state per me motivo di orgoglio oltre che grande stimolo ad intensificare il mio impegno e la mia azione politica con sempre maggiore determinazione.