Sono vicina alla popolazione dell’Emilia Romagna, colpita dall’ennesimo evento disastroso causato dall’ennesimo dissesto idrogeologico che ha colpito il nostro Paese.
Gli esperti ripetono da anni quanto stia cambiando il clima qui da noi, con fenomeni tropicali, lunghi periodi di caldo e frequenti e intensi stagioni piovose. Nessuna regione può quindi considerarsi al sicuro e ovunque è imperativo programmare una prevenzione più attenta ed efficace.
Solo pochi mesi fa, la tragedia di Ischia ha ricordato a tutti come, nel corso degli anni, siano stati ignorati i più elementari controlli idrogeologici per preservare l’ambiente e trovare un equilibrio sostenibile tra la sicurezza pubblica e la tutela del paesaggio che ci circonda.
Ricordo bene anche la tragedia di Sarno, come le molte altre che si sono ripetute nel corso degli ultimi anni nelle nostre regioni. È ben evidente che poco o nulla sia stato fatto per prepararsi ed evitare le tragedie causate da tali dissesti.
L’aumento delle precipitazioni, i cambiamenti climatici e l’urbanizzazione incontrollata sono solo alcune delle cause che contribuiscono a questo problema in crescita.
Ma non possiamo ripetere ogni volta, dopo ogni tragedia, quando sia importante investire per la sicurezza e la tutela del territorio, adottando misure preventive per ridurre i danni causati dalle alluvioni.
È assolutamente necessario investire in progetti concreti per rendere sicure le nostre città proteggendole dalle alluvioni e, proprio per questo motivo, dobbiamo anche considerare l’impatto ambientale delle nostre azioni, come la distruzione degli ecosistemi fluviali, la cementificazione incontrollata e l’abusivismo edilizio.
In queste ore però, la priorità assoluta è sostenere le persone colpite dalle pesanti piogge di questi giorni, offrendo supporto immediato alle famiglie che hanno perso le loro case in pochi minuti.
E per il futuro, è anche necessario prepararsi immediatamente affinché questi eventi abbiano risposte tempestive ed efficaci: assistenza sanitaria tempestiva, alloggi temporanei e aiuti concreti non solo alle persone ma anche alle aziende che hanno perso anni di investimenti e infrastrutture.