La Biblioteca Annalisa Durante è diventata un luogo simbolo di cultura e rinascita a Forcella. Insieme a Don Luigi Ciotti, ho voluto essere tra i primi firmatari dell’appello promosso dal papà di Annalisa, in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche e con Libera.
È impensabile tornare indietro di vent’anni e perdere un presidio così importante perché non si è riusciti a dare la stabilità necessaria per garantire il suo funzionamento. Mai come oggi risulta cruciale consolidare le biblioteche sociali, che rappresentano baluardi di cultura e legalità, come ha affermato anche Giuseppe Perna, presidente dell’Associazione Annalisa Durante.
Appare surreale considerare anche solo la possibilità di stravolgere questo Spazio, rischiando di rinnegare la memoria di Annalisa e tutto quanto è stato creato a Forcella in questi venti anni. Una preoccupazione condivisa anche dal prefetto di Napoli Michele Di Bari, dall’assessore comunale alla polizia municipale e alla legalità Antonio De Iesu e dal presidente della Municipalità 2 Roberto Marino. Il Comune di Napoli può evitare tutto questo e fare in modo che altre attività possano essere svolte in questo luogo, ma senza in alcun modo mettere in discussione la biblioteca sociale Annalisa Durante.
È fondamentale rispettare e sostenere i familiari delle vittime innocenti della criminalità, come sottolineato dal presidente della Fondazione Polis della Regione Campania, Don Tonino Palmese, e lo si può fare soltanto onorandone la memoria. Dobbiamo continuare a lottare per preservare il ricordo di Annalisa e l’impegno che ha ispirato Giannino Durante e tutti coloro che in questi anni hanno condiviso questo obiettivo.
Ho accolto con entusiasmo il messaggio di Don Luigi Ciotti: “La Regione ed il Comune facciano fino in fondo la propria parte.” Lo ringrazio per aver apprezzato il mio impegno come consigliere della Regione Campania e per il suo incoraggiamento a continuare ad operare come ho fatto finora: al servizio del mio territorio e della collettività con immutata passione e sempre in prima linea.