Un po’ di anni fa, conobbi in uno dei tanti piccoli paesi tra le colline della Campania, Giovanni. Con i suoi settantacinque anni, ogni giorno di buon’ora, lo si vedeva in paese con la sua vecchia auto, trasportare frutta. Suo padre e, prima ancora, suo nonno erano produttori di limoni, quelli tipici della costiera sorrentina e amalfitana. Per decenni, i loro limoni hanno raggiunto mezzo mondo e decine di tipologie di limoncello sono state per anni prodotte con quei limoni.
La storia di Giovanni è davvero incredibile. Anche se la sua vita era stata segnata dal duro lavoro nei campi, ha sempre vissuto con la consapevolezza che la povertà e le difficoltà non dovrebbero mai spegnere la dignità delle persone.
Per anni, ad aiutarlo nei campi ci sono stati sempre sua moglie, Assunta, e il suo unico figlio, Arturo. Uomo forte e tenace, Giovanni ha dovuto affrontare due grandi dolori: prima la perdita di suo figlio Arturo, scomparso prematuramente a causa di una grave malattia, e poi quella di Assunta, che lo ha lasciato solo pochi anni dopo la morte del figlio.
Giovanni, tuttavia,non si è mai perso d’animo. Pur essendo rimasto solo, ha continuato a pensare alle giovani generazioni, cercando di offrire un futuro a tanti ragazzi che spesso non pensano all’agricoltura come opportunità lavorativa.
Un giorno, durante il mercato settimanale, Giovanni notò una donna intenta a fare la spesa con grande difficoltà. Vedendo quella donna con tre bambini piccoli allontanarsi con pochi prodotti, decise di portare un po’ dei suoi beni a quella famiglia, lasciando un biglietto con scritto: “Non si è mai soli”.
Quel piccolo gesto segnò un nuovo inizio. Da quel giorno, parte del raccolto, trasportato nella sua vecchia auto, iniziò ad arrivare nelle parrocchie di molti paesini della costiera. Ma presto, il gesto di Giovanni si allargò, e altri piccoli produttori iniziarono a donare ciò che potevano: cibo, vestiti o anche solo un po’ del loro tempo.
Con il passare degli anni, Giovanni divenne un punto di riferimento per la raccolta e la distribuzione di beni di prima necessità. Ma non si fermò qui. Si rese conto che aiutare le persone con i beni materiali era importante, ma non sufficiente. Decise quindi di organizzare corsi gratuiti di agricoltura e artigianato, coinvolgendo giovani, insegnanti e anziani. Queste occasioni non solo fornivano alle persone le competenze necessarie per sentirsi attivi, ma restituivano loro anche la speranza e la fiducia in se stesse.
Di persone come Giovanni, nella mia vita ne ho incontrate, e ne incontro ancora, tante. Persone che non cercano né fama né riconoscimenti, ma che continuano a prestare la loro opera in silenzio, sapendo che il vero cambiamento nasce dal cuore delle persone ed è proprio grazie a loro che “Non si è mai soli”.