Sai che, fin dal 2017, esiste un piano di evacuazione della Protezione Civile legato al rischio vulcanico dei Campi Flegrei? E sai che puoi consultarlo online cliccando sul punto in cui risiedi e sapere cosa fare e dove andare in caso di reale allarme?
Ecco, partiamo da questo concetto: mai farsi prendere dal panico! Gli eventi che si susseguono in questi giorni non devono farci cadere nelle fake news e nella paura. Già da tempo la Protezione Civile ha suddiviso le varie zone dell’area interessata dai Campi Flegrei in due zone, quella rossa e quella gialla. Tutti noi possiamo verificare con un click se abitiamo in una zona rossa o gialla, conoscere precisamente la piazza o la via dove si trova il punto di raccolta presso cui recarci in caso di reale allarme, e anche in quale regione è prevista la nostra permanenza per chi risiede in una zona rossa.
Ad esempio, per il Comune di Bacoli sono previsti due punti di raccolta, tra cui il Fusaro; per chi risiede a Fuorigrotta, vi sono due punti di ritrovo: il piazzale antistante la Stazione Campi Flegrei e il piazzale antistante la Curva A dello Stadio Maradona, e così via per tutti i comuni o quartieri che ricadono nella zona rossa.
Io c’ero in quel novembre del 1980, ricordo bene anche a distanza di anni quanto l’intera macchina dei soccorsi fosse impreparata per un tale evento. Secondo alcuni studi, la mancata prevenzione e la disorganizzazione dei soccorsi furono una delle principali cause degli oltre 2800 morti del terremoto dell’Irpinia. A distanza di oltre 40 anni, però, non dobbiamo farci prendere dal panico. Oggi sono stati elaborati diversi piani di “fuga” in caso di reale allarme, ma soprattutto possiamo fare affidamento sulla Protezione Civile, che nacque proprio a seguito della grande disorganizzazione del terremoto dell’Irpinia. In queste settimane si diffondono molte, troppe fake news; proprio per questo è importante essere informati prima e non durante un evento sismico, come avvenne nel 1980, proprio perché il panico potrebbe prendere il sopravvento e diventare la principale causa di incidenti e feriti durante un reale pericolo sismico.
Ma cosa sono le zone rosse e gialle? La zona rossa, come si può immaginare, è l’area potenzialmente più coinvolta, la cui unica modalità di salvare la popolazione è l’evacuazione preventiva, in caso di “allarme”. Per il rischio Campi Flegrei, rientrano nella zona rossa i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto, solo parte dei comuni di Giugliano, Marano e alcune municipalità della Città di Napoli, per un totale di circa 500mila abitanti coinvolti.
La zona gialla è meno allarmante, l’allontanamento è solo temporaneo, a causa della presenza di edifici vulnerabili. In questa zona ricadono i comuni di Villaricca, Calvizzano, Marano, Mugnano, Melito e Casavatore, e 24 quartieri della città di Napoli. In quest’area sono coinvolte 800mila persone. Ora, attenzione, non facciamoci prendere dal panico; proprio per questo dobbiamo essere informati. Allora vi invito tutti a consultare la mappa online, cliccare sul quartiere o comune dove risiedete e scoprire e memorizzare in caso di allarme (lo ripeto solo in caso di allarme) dove recarvi; la Protezione Civile provvederà poi con un sistema di trasporto assistito in nave, treno o pullman, a condurvi nelle Regioni o Province Autonome gemellate, di cui potete sempre conoscere fin da subito quella a voi assegnata.
Ecco, più che ascoltare fake news, vi invito ad informarvi, perché spesso la prevenzione è l’arma vincente. A breve auspico che ci sia una adeguata informazione sull’attuale fenomeno del bradisismo, certamente più contenuto dell’evento vulcanico dei Campi Flegrei, utile per restare informati e non farsi prendere dal panico.
Consulta il piano di evacuazione e la mappa interattiva: https://mappe.protezionecivile.gov.it/it/mappe-rischi/piano-nazionale-campi-flegrei