Lunedì scorso, al Gran Caffè Gambrinus, in un rovente pomeriggio estivo, ho partecipato ad un importante appuntamento per parlare di autonomia differenziata. È stato un incontro lungo e intenso, con esperti e rappresentanti politici ed istituzionali, ma soprattutto molto partecipato, con tante persone che volevano comprendere le ricadute del DDL Calderoli.
Al dibattito con me sono intervenuti, Francesco Emilio Borrelli, Flavia Sorrentino, Marco Sarracino, Dario Carotenuto, Massimo Villone, Gianni La Bella, Adriano Giannola, Francesco D’Ippolito, Josi Gerardo Della Ragione.
Una follia che deve essere fermata a tutti i costi, un chiaro tentativo di secessione del paese da parte della LEGA, che ha sognato e cercato questa opportunità per decenni.
È stato ribadito che persino la Banca d’Italia ha certificato pubblicamente che l’attuazione di questa fantomatica autonomia avrà conseguenze gravissime per intere regioni e l’intero paese.
Ma ovviamente questi allarmi, provenienti da autorevoli esperti ed enti internazionali, vengono ignorati dalla Lega e da questo Governo. Non hanno alcun interesse se non quello di modificare la nostra Costituzione, senza il consenso del Popolo! Vogliono stravolgere la vita di milioni di persone.
Nel dibattito è stato chiaro che questo Governo vuole annullare la centralità dello Stato e negare l’autonomia dei Comuni, trasferendo tutti i poteri fondamentali alle singole Regioni. Nascondono tutto ciò dietro la parola “autonomia” che di fatto diventerebbe “supremazia” delle regioni più ricche del nord.
Se questa follia sarà portata a compimento, non avremo più un’unica nazione. Avremo ben 21 sistemi sanitari diversi, 21 sistemi scolastici diversi e così via. Immaginate 21 modi diversi di gestire l’ambiente, il verde pubblico, le risorse energetiche, la sicurezza, l’immigrazione, le politiche per il lavoro, una situazione paradossale, inimmaginabile, impensabile!
Ma dobbiamo fare pressione per informare il più possibile. La stampa è troppo silenziosa e troppi cittadini sono all’oscuro di quello che sta accadendo. Se non mettiamo un freno a tutto questo, ci sveglieremo in un’Italia peggiore, con un divario tra ricchi e poveri e tra nord e sud, che già esiste, che piuttosto che diventerà incolmabile.
Ecco perché gli incontri come quelli di questi giorni devono diventare più frequenti. L’argomento deve essere conosciuto da tutti, fino all’ultimo cittadino di questo paese, in modo che possa decidere se continuare con questa catastrofe o porre fine a questo assurdo disegno.
Questo è il motivo per cui la scorsa settimana io stessa ho dedicato un’intera puntata della mia trasmissione televisiva “Campania Solidale a questo argomento.
Come coordinatrice di Democrazia Solidale – DEMOS Campania, organizzerò e parteciperò ad altri eventi per diffondere la consapevolezza di quello che sta per accadere in Italia, sempre che un giorno potremo ancora chiamarla così!